Porte Aperte servizio a bassa soglia (LT)

Via Tiziano Vecellio, 10, Latina, LT, Italia

La struttura

A distanza di oltre 40 anni l’insegnamento di Claude Olievenstein rimane, per noi, la stella polare sulla quale progettiamo i servizi e approcciamo alla figura del consumatore di sostanze: “non è la droga che fa il drogato ma è il drogato che fa la droga”: in questa frase si riassume il nostro approccio che soggettivizza il consumatore ponendolo al centro del nostro agire. Partire dalla persona, dalle sue risorse e dalle sue motivazioni, dalla sua storia e dai suoi obiettivi di realizzazione e di salute: così progettiamo, organizziamo e gestiamo percorsi terapeutici per coloro che vogliono uscire dalla loro condizione di dipendenza patologica, stimolandone la consapevolezza e la responsabilizzazione.

Nel corso degli ultimi anni, però, il fenomeno legato alle sostanze legali ed illegali è ulteriormente cambiato. Da qui il nostro interesse all’apertura di servizi clinici che riescano ad intercettare il c.d. consumatore integrato a cui la storica rete di servizi pubblici e privati non riesce a dare risposta.

La tradizione di Anteo si è intrecciata con quella di Saman, dando origine a una strategia di presa in cura che si articola in servizi a bassa soglia, centri clinici, assistenza per persone detenute e comunità terapeutiche specialistiche con moduli rivolti agli abusi di sostanze legali e alla doppia diagnosi. Rete dislocata sul territorio nazionale.

INFORMAZIONI E CONTATTI

Telefono: 342.6260039
Emailbassasoglia.latina@gruppoanteo.it
Responsabile: Dott.ssa Laura Antonelli

Il Centro di Bassa Soglia “Porte Aperte” ha avviato la sua attività nel 1997 presso una struttura in Borgo Sabotino. In seguito, a partire dal 2001, il Centro ha spostato la propria sede a Latina città, e da alcuni anni si colloca in Via Tiziano Vecellio 10. Il trasferimento è avvenuto sia per agevolare l’utenza, sia per favorire l’interazione con i Servizi territoriali pubblici e del Privato Sociale. “Porte Aperte” si è radicato nel territorio urbano divenendo un punto di riferimento per persone che vivono con difficoltà la quotidianità rimanendo emarginati dal tessuto sociale e lavorativo. Il numero dei contatti annuali si è rapidamente ampliato ed è stato monitorato attraverso il programma Sird dell’Osservatorio Epidemiologico della Regione Lazio. Il contatto giornaliero dell’utenza ha avuto una media di 12/15 presenze nell’arco della giornata ad orari differenti in base alle necessità degli stessi Utenti.

Recentemente si è registrato un aumento di soggetti tossicodipendenti extracomunitari e/o senza fissa dimora. Il Centro ha avuto la funzione di offrire uno spazio alternativo alla strada e risorse su vari livelli: di prevenzione alle patologie infettive, di collegamento ai Servizi territoriali, talvolta di inserimento in comunità terapeutica, di confronto e chiarimento con i propri contesti familiari e affettivi, di ripresa scolastica ed altro ancora.

Nel corso degli ultimi anni l’utenza, rappresentata principalmente da soggetti tra i 30 ed i 45 anni di sesso maschile, politossicodipendenti, ha avuto una flessione di età verso un range più giovane costituito da soggetti cocainomani che presentano maggiori difficoltà ad essere “agganciati” da un servizio di Bassa Soglia. A tale riguardo, per questo tipo di utenza, si è offerto un spazio nella fascia oraria dopo il pranzo con gli Psicologi e, qualora possibile, sono state coinvolte anche le famiglie.

Il servizio ha una disponibilità di 8 posti complessivi. Accoglie persone maggiorenni con problemi di dipendenza e uso attivo di sostanze psicoattive legali e illegali, di alcol, nonché con dipendenze comportamentali come il gioco d’azzardo patologico.

La popolazione alla quale il servizio si rivolge risulta articolabile nei seguenti gruppi:

  • consumatori di sostanze in fase di remissione;
  • consumatori di sostanze in fase attiva, con disagi di vario livello;
  • consumatori di sostanze occasionali (uso ricreativo);
  • non consumatori di sostanze, ma a rischio (a vari livelli).

Nel Centro possono essere accolte persone ambosessi, maggiorenni, tossicodipendenti e/o alcoldipendenti, con eventuali problemi di salute, correlati o meno all’uso di sostanze (HIV, HCV, ecc.) e con la giustizia. Sono esclusi i minorenni, i soggetti con grave diagnosi psichiatrica e/o in condizioni di salute ritenute incompatibili con la vita comunitaria.

Le attività

  1. distribuzione di materiale sterile (siringhe, profilattici, acqua distillata in fiale, tamponi disinfettanti, cerotti, disinfettanti, ecc.);
  2. raccolta e smaltimento di siringhe usate e altro materiale potenzialmente contaminato;
  3. messa a disposizione del servizio doccia e lavanderia nei giorni e negli orari di apertura;
  4. messa a disposizione di prodotti e materiale per l’igiene e la cura della persona;
  5. somministrazione pasti caldi (pranzo, colazione e merenda);
  6. colloqui di consulenza psicologica: tra i servizi offerti agli Utenti vi è la possibilità di una presa in carico psicologica più o meno strutturata; gli Utenti possono chiedere un intervento psicologico occasionale oppure usufruire di un setting terapeutico maggiormente strutturato, con spazi concordati e riservati; la presa in carico in questi casi ha finalità di orientamento o sostegno;
  7. orientamento sociale e segretariato sociale: tra il personale del Centro è presente un Assistente Sociale che cura il collegamento alla rete territoriale dei servizi per il lavoro, la casa, la salute e la tutela dei diritti; su richiesta della persona vengono attivate le risorse territoriali (comprese le numerose attività del privato sociale mappate nel corso degli anni); l’orientamento sociale necessita della partecipazione attiva del richiedente al quale vengono date informazioni e indicazioni, nonché organizzati appuntamenti presso i Servizi territoriali; in casi particolari è previsto un accompagnamento ai Servizi individuati;
  8. orientamento ai Servizi ed ai trattamenti per le dipendenze: una delle condizioni che vengono poste per fruire dei Servizi del Centro è l’iscrizione ai Servizi per le Dipendenza del distretto di residenza; qualora la persona abbia difficoltà ad afferirvi, può essere organizzato un invio da parte degli operatori; tra gli Utenti già in carico ai Ser.D. si può evidenziare la necessità di interventi socio-sanitari specifici (per es., tossicodipendenti senza fissa dimora ai quali occorre un servizio notturno o drop-in altre località laziale); richieste di informazioni possono arrivare anche da famiglie o altri Servizi del privato sociale;
  9. informazione sanitaria: tramite la consulenza del medico, gli operatori vengono aggiornati e coadiuvati nel fornire informazioni sanitarie agli Utenti per quanto concerne le malattie infettive e le modalità di trasmissione, sui rischi connessi all’utilizzo di sostanze e sulle modalità di utilizzo delle medesime; il medico fornisce agli operatori anche consigli sui comportamenti da tenere per prevenire eventuali rischi biologici; inoltre, elabora materiale di informazione divulgativo; il medico fornisce consulenza diretta all’Utenza (es.: lettura esito analisi cliniche, informazioni su MST, approfondimenti su patologie acute e croniche, ecc.);
  10. percorsi individualizzati: per alcuni casi è possibile tracciare, in accordo con i Servizi, linee di intervento con obiettivi specifici; in questo caso si procede ad un primo confronto con il Servizio inviante per focalizzare obiettivi e competenze reciproche; in seguito, vengono effettuate azioni di monitoraggio tramite incontri, scambi telefonici e relazioni scritte; il modello d’intervento ha una dimensione prevalentemente educativa: ogni momento diventa “pretesto” rilevante per l’Utente per poter lavorare su aspetti di sé e sulla sua modalità relazionale, spesso specchio del suo contesto familiare di provenienza; la dimensione terapeutica spesso si integra con quella educativa
  11. attraverso un lavoro di “rilettura” della storia personale di cui si acquisisce maggiore consapevolezza;
  12. collaborazione costante con la Struttura Complessa SER.D in merito a singoli casi di Utenti e all’organizzazione congiunta/coordinata di iniziative ed eventi;
  13. contatti continuativi con il Dipartimento di Salute Mentale, con la Struttura Malattie Infettive, il Dipartimento Prevenzione, con la Struttura Dermatologia dell’ASL di Latina;
  14. elaborazione, aggiornamento, distribuzione/messa a disposizione di materiale informativo relativo alle tematiche di prevenzione e promozione della salute, in accordo con SER.D ASL di Latina;
  15. orientamento/fornitura di abbigliamento per gli Utenti che si trovano in condizione di necessità, attraverso contatti diretti con la Caritas Diocesana e attraverso donazioni private;
  16. attività risocializzanti finalizzate a orientare l’Utente a farsi carico attivamente delle sue eventuali problematiche legali e socioassistenziali;
  17. contatti periodici per verificare opportunità d’interesse, in particolare per percorsi formativi professionalizzanti;
  18. contatti con le scuole e gli enti di formazione del territorio per informare e orientare gli Utenti rispetto a percorsi adeguati alle potenzialità e finalizzati agli obiettivi individuali, in particolare in termini di autonomia economica;
  19. redazione del curriculum vitae e gestione delle autocandidature in risposta ad annunci e bandi: la postazione informatica con connessione a Internet e attrezzata con stampante multifunzione sarà disponibile in particolare per questo scopo e gli Operatori saranno disponibili ad affiancare gli Utenti, fornendo assistenza tecnica, supporto e consigli, in particolare in relazione ai ruoli e contesti specifici per i quali intenderanno candidarsi;
  20. messa a disposizione di una mappatura/censimento di indirizzi e recapiti di agenzie per il lavoro e cooperative, attraverso l’esposizione e l’aggiornamento di un apposito elenco presso la Sede del servizio;
  21. attività ludico-ricreative: vengono proposte attività semplici e accessibili a tutti come il gioco delle carte, giochi di società, la lettura e il commento del giornale, la visione di trasmissioni televisive e di film, la costruzione di puzzle;
  22. laboratori manuali e creativi: saranno organizzati in particolare laboratori di giardinaggio e piccole manutenzioni;
  23. discussioni di gruppo su temi: a partire da spunti legati all’attualità;
  24. riunioni periodiche: l’équipe coinvolgerà gli Utenti in momenti di confronto volti alla condivisione delle regole, all’analisi e alla riflessione in merito ad eventuali conflittualità e accadimenti relativi alla gestione degli spazi del servizio e delle risorse;
  25. gruppi di lettura: saranno organizzati presso la sede del servizio sulla base di temi scelti dagli Utenti stessi, anche in coordinamento con eventi e attività culturali sul territorio, in modo tale da favorire un contatto con associazioni ed enti;
  26. occasioni di convivialità e condivisione periodicamente organizzate presso i locali del servizio: oltre alle ricorrenze tradizionali, si potranno festeggiare, per esempio, sempre nel rispetto dell’anonimato, i compleanni di alcuni Utenti, magari cumulando gli Utenti nati nel mese.

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