Quanto a lungo si vive nel Mondo?

L’aspettativa di vita è un indicatore chiave della salute e del benessere di una popolazione. Esplorare le differenze tra vari paesi e tra generi offre uno sguardo approfondito su come fattori culturali, economici e sanitari influenzano la longevità. In questo articolo, analizzeremo le aspettative di vita nel mondo, con un focus particolare sull’Italia e sui confronti tra uomini e donne.

Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’aspettativa di vita media globale è di circa 73 anni. Tuttavia, esistono notevoli differenze tra i vari paesi:

  • Giappone: Con un’aspettativa di vita media di circa 84 anni, il Giappone è tra i paesi con la maggiore longevità. Le donne giapponesi hanno un’aspettativa di vita di 87 anni, mentre gli uomini raggiungono in media gli 81 anni.
  • Svizzera: In Europa, la Svizzera ha un’aspettativa di vita molto alta, con una media di 83 anni. Anche qui le donne vivono più a lungo degli uomini: 85 anni contro 81.
  • Italia: L’Italia si posiziona tra i paesi con una buona aspettativa di vita, con una media di 82.8 anni. Le donne italiane vivono in media fino a 85 anni, mentre gli uomini raggiungono gli 80 anni.

Fattori che influenzano l’aspettativa di vita

L’aspettativa di vita è influenzata da una combinazione di fattori genetici, ambientali e comportamentali:

  • Dieta: la dieta mediterranea, ricca di frutta, verdura, olio d’oliva e pesce, è uno dei fattori chiave che contribuisce alla lunga vita degli italiani. Questo regime alimentare è associato a una riduzione del rischio di malattie cardiovascolari e altre patologie croniche.
  • Accesso alle cure sanitarie: paesi con sistemi sanitari accessibili e di alta qualità tendono a registrare aspettative di vita più elevate. L’Italia, con il suo Servizio Sanitario Nazionale, offre un accesso relativamente buono alle cure mediche per tutti i cittadini.
  • Stile di vita: l’attività fisica regolare e un basso livello di stress sono altri fattori che contribuiscono a una maggiore longevità. In molte culture, l’importanza delle relazioni sociali e della comunità gioca un ruolo significativo nella promozione della salute e del benessere.

Le donne vivono più a lungo

In quasi tutti i paesi, le donne vivono più a lungo degli uomini. Questa differenza può essere attribuita a vari fattori:

  • Fattori biologici: le donne hanno vantaggi biologici che le proteggono da certe malattie e condizioni croniche. Ad esempio, gli estrogeni offrono una certa protezione contro le malattie cardiovascolari.
  • Comportamenti a rischio: gli uomini tendono ad avere comportamenti più rischiosi rispetto alle donne, come il consumo di tabacco e alcol, che possono contribuire a una riduzione dell’aspettativa di vita.
  • Accesso alle cure: le donne sono generalmente più propense a cercare cure mediche e a seguire regolarmente i controlli sanitari, il che può contribuire a una diagnosi precoce e a un trattamento efficace delle malattie.

Le Zone Blu

Le “Zone Blu” sono regioni del mondo dove le persone vivono significativamente più a lungo rispetto alla media globale. Il concetto di Zone Blu è stato introdotto dagli studiosi Dan Buettner e Michel Poulain, che hanno identificato queste aree studiando le caratteristiche comuni degli abitanti che raggiungono e superano i 100 anni.

  1. Okinawa, Giappone: conosciuta come la “terra degli immortali”, Okinawa ha una delle più alte concentrazioni di centenari. La dieta locale, ricca di verdure, tofu, e pesce, insieme a una forte rete sociale, contribuisce alla longevità degli abitanti.
  2. Sardegna, Italia: la Sardegna è nota per la sua elevata percentuale di centenari, in particolare nelle zone montane. La dieta mediterranea, l’attività fisica costante e i forti legami familiari e comunitari sono fattori chiave per la longevità degli abitanti.
  3. Ikaria, Grecia: gli abitanti di Ikaria vivono molto più a lungo rispetto alla media europea. La loro dieta, composta principalmente da legumi, verdure, olio d’oliva e vino rosso, insieme a uno stile di vita rilassato e una vita sociale attiva, sono determinanti per la loro lunga vita.
  4. Nicoya, Costa Rica: Nicoya ha una delle più alte aspettative di vita in America Latina. La dieta tradizionale, ricca di mais, fagioli e frutta tropicale, e uno stile di vita attivo contribuiscono alla longevità di questa popolazione.
  5. Loma Linda, California, USA: questa comunità di Avventisti del Settimo Giorno vive in media 10 anni più a lungo rispetto agli altri americani. Dieta vegetariana, astinenza da alcol e tabacco e una vita spirituale attiva sono fattori che contribuiscono alla longevità di questa comunità.

I segreti della longevità: cosa accomuna gli abitanti delle zone blu

  • Muoversi naturalmente: le persone più longeve del mondo non fanno sollevamento pesi, non corrono maratone e non si iscrivono in palestra. Vivono in ambienti che li spingono a muoversi costantemente senza pensarci. Coltivano giardini e non usano ausili tecnologici per il lavoro domestico e del giardino.
  • Scopo di vita: gli Okinawani lo chiamano “Ikigai” e i Nicoyani lo chiamano “plan de vida”; per entrambi si traduce in “il motivo per cui mi sveglio la mattina”. Avere uno scopo può aggiungere fino a sette anni all’aspettativa di vita.
  • Meno stress: anche le persone nelle Zone Blu sperimentano stress. Lo stress porta a infiammazioni croniche, associate a tutte le principali malattie legate all’età. Tuttavia le persone più longeve del mondo hanno routine per alleviare lo stress. Gli Okinawani ricordano quotidianamente i loro antenati, gli Avventisti pregano, gli Ikariani fanno un pisolino.
  • Regola dell’80%: “Hara hachi bu” è il mantra confuciano di 2500 anni fa che ricorda agli Okinawani di smettere di mangiare quando sono pieni all’80%. La differenza del 20% tra non sentirsi affamati ed essere pieni può fare la differenza tra perdere peso o guadagnarlo. Nelle Zone Blu, le persone mangiano il pasto più piccolo nel tardo pomeriggio o alla sera e poi non mangiano più nulla per il resto della giornata.
  • Dieta vegetariana: i legumi, inclusi fave, fagioli neri, soia e lenticchie, sono la base della dieta della maggior parte dei centenari. La carne — per lo più maiale — è consumata in media solo cinque volte al mese. Le porzioni sono di 3-4 once, circa la dimensione di un mazzo di carte.
  • Famiglia al primo posto: gli abitanti delle Zone Blu mettono le loro famiglie al primo posto. Questo significa tenere i genitori e i nonni vicini o in casa. Si impegnano con un solo partner per tutta la vita  e investono tempo e amore nei loro figli (che saranno più propensi a prendersi cura di loro quando sarà il momento).
  • Buone compagnie: le persone più longeve del mondo scelgono o nascono in cerchie sociali che supportano comportamenti sani. Gli Okinawani creano “moai”, gruppi di cinque amici che si impegnano l’uno con l’altro per tutta la vita.

https://it.wikipedia.org/wiki/Zona_blu

https://www.bluezones.com/2016/11/power-9/

Conclusioni

L’aspettativa di vita è un riflesso della salute e del benessere di una popolazione. Le differenze tra paesi e generi sottolineano l’importanza di fattori come la dieta, lo stile di vita e l’accesso alle cure sanitarie. Le Zone Blu offrono esempi concreti di come certi stili di vita e ambienti possano favorire una vita lunga e sana. Continuare a promuovere politiche e pratiche che migliorino la salute pubblica può contribuire a una maggiore longevità per tutti.

Bibliografia

  1. Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Global Health Observatory (GHO) data. Disponibile su: [www.who.int/gho](https://www.who.int/gho)
  2. Eurostat. Life expectancy at birth and age 65 by sex. Disponibile su: [ec.europa.eu/eurostat](https://ec.europa.eu/eurostat)
  3. Ministero della Salute, Italia. Rapporto annuale sull’aspettativa di vita. Disponibile su: [www.salute.gov.it](https://www.salute.gov.it)
  4. National Institute on Aging. Global Health and Aging. Disponibile su: [www.nia.nih.gov](https://www.nia.nih.gov)
  5. Blue Zones Project. What are Blue Zones?. Disponibile su: [www.bluezones.com](https://www.bluezones.com)