VALORIZZAZIONE E TRASMISSIONE DELLE MEMORIE
“Memoria d’Annata” propone un percorso di valorizzazione e trasmissione del patrimonio di memorie e storie dei “grandi anziani” della RSA Belletti Bona, portando il Teatro di Comunità all’interno dei luoghi di cura. Il progetto raccoglie le narrazioni e le testimonianze degli ospiti della struttura, sollecitate durante laboratori di reminiscenza e narrazione collettiva, le quali costituiranno il materiale drammaturgico per la creazione di eventi di animazione culturale, performance teatrali, interventi musicali che animeranno il chiostro del Belletti Bona in 3 giornate tra giugno e settembre.
EVENTI TEATRALI
Il pubblico, nei tre eventi teatrali previsti, è condotto in un percorso “amarcord”, un viaggio nei luoghi dello svago e della socialità dell’epoca. Ed è invitato a partecipare ai giochi di una volta, a riscoprire filastrocche, nenie e conte, e a saltare in pista, in quelle sale da ballo, simbolo della rinascita economica, che hanno visto il fiorire di tanti amori. Uno spazio che si fa teatro vivente, luogo di conservazione e riattivazione della memoria ma anche momento di incontro e sensibilizzazione sui temi dell’invecchiamento (e dei suoi sfaccettati volti) e che vuole dar vita, nell’incontro con il pubblico, a nuovi percorsi di memoria e orizzonti di futuro.
GLI OBIETTIVI DI SVILUPPO SOSTENIBILE DELLE NAZIONI UNITE
L’iniziativa prevede dunque l’attuazione del terzo e del decimo obiettivo dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, in questo progetto strettamente interconnessi, che si propongono: di “assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età” e di “ridurre le disuguaglianze”. La vecchiaia non può più essere considerata come un periodo residuale della vita, fatto di perdite e declino. L’apprendimento continuo, le possibilità di partecipazione sociale e culturale devono essere estese a tutte le fasce d’età, anche quelle normalmente lasciate ai margini delle politiche culturali, per garantire percorsi di benessere, attraverso l’arte e la cultura, anche alle categorie più fragili e vulnerabili.
LE PERSONE ANZIANE COME RISORSE PER LO SVILUPPO DELLE COMUNITA’
Risulta fondamentale affrontare l’esclusione e la vulnerabilità adottando nuovi modelli culturali che vedano gli anziani come agenti attivi dello sviluppo sociale. Valorizzare le conoscenze delle persone anziane, anche quelle più fragili, incentiva la loro inclusione sociale e la partecipazione attiva alla vita della società. Inoltre, tali conoscenze e saperi possono rappresentare un’importante risorsa per la comunità e per il territorio, creando connessioni attraverso la condivisione dei ricordi e favorendo la crescita delle generazioni più giovani. Creare nuove forme di solidarietà intergenerazionale e prepararsi all’invecchiamento della popolazione è vitale per contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030, per prevenire il rischio dell’inasprirsi di disuguaglianze
sociali, economiche e di salute.