L’influenza stagionale è ancora oggi fonte di preoccupazione
L’influenza stagionale è ancora oggi fonte di preoccupazione per le strutture sanitarie residenziali per anziani. Infatti, essa è causa di numerose ospedalizzazioni tra le persone con più di 65 anni e in questa tipologia di pazienti l’infezione si associa ad un aumento di mortalità. Nonostante la vaccinazione contro l’influenza sia una pratica comune e validata, la sua efficacia all’interno delle RSA è limitata da diversi fattori, tra i quali la numerosità e l’elevata densità degli ospiti, l’intrinseca ridotta efficacia del vaccino nei soggetti anziani per via dell’immunosenescenza, la scarsa aderenza alla campagna da parte degli operatori sanitari. Ne deriva che la piena comprensione dei meccanismi di diffusione del virus influenzale all’interno di spazi chiusi come le RSA è fondamentale per poter elaborare strategie vaccinali efficaci, mirate a ridurre mortalità e ospedalizzazioni tra gli ospiti.
Studio in collaborazione con il Dipartimento di Medicina Traslazionale
A questo fine è stato disegnato e condotto uno studio in collaborazione con il Dipartimento di Medicina Traslazionale e la Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva dell’Università del Piemonte Orientale volto ad elaborare un modello matematico di diffusione dell’influenza all’interno di una RSA. In principio sono stati somministrati questionari specifici alle persone presenti nella RSA di Anteo “Belletti Bona” (Biella), per poter ricreare virtualmente le dinamiche di interazione tra i vari ospiti e tra essi ed i lavoratori. Con questa matrice di contatti è stato programmato un modello matematico che ha permesso di mettere alla prova e valutare diverse strategie vaccinali con un numero cospicuo di simulazioni (molte migliaia).
Copertura vaccinale degli ospiti e principali parametri
Da questo esperimento si è potuto dedurre che la copertura vaccinale degli ospiti rappresenta il principale parametro su cui agire per limitare le infezioni degli ospiti in RSA, e che la situazione di cambio turno non rappresenta un evento a più alto rischio di contagio. Dopo questo primo risultato incoraggiante, il gruppo di ricerca sta ora esplorando altre configurazioni della struttura, come ad esempio una diversa disposizione e numerosità delle camere/letti oppure tipologie diverse di reparti specialistici (es. RSA con nucleo Alzheimer).
Conclusioni dello studio e prospettive future
In conclusione, la comprensione approfondita dei meccanismi di diffusione dell’influenza nelle RSA è cruciale per sviluppare strategie di vaccinazione più efficaci. Lo studio, condotto in collaborazione con esperti del settore, ha evidenziato l’importanza della copertura vaccinale degli ospiti come chiave per ridurre le infezioni e migliorare la sicurezza nelle strutture residenziali per anziani. Con ulteriori esplorazioni nelle varie configurazioni strutturali, si prospettano nuove vie per ottimizzare le strategie di prevenzione.
- PARTNER: Anteo Impresa Sociale, Università del Piemonte Orientale
- PRINCIPAL INVESTIGATOR: dott. Matteo Ratti
- RESPONSABILE DEL PROGETTO: prof. Massimiliano Panella