Una ricorrenza densa di significato

420 soci e 8 sedi collegate in remoto: questa l’ampia e vivace partecipazione che si è registrata all’Assemblea Ordinaria dei Soci Anteo, venerdì 30 giugno, presso la sede centrale dell’Impresa Sociale.

30 anni di storia e sviluppo, a partire da quel 1993 che vide nascere una cooperativa composta da un gruppo di amici coinvolti da Emanuele Lomonaco, allora direttore della struttura di Psichiatria della ASL di Biella, alla ricerca di risorse e competenze per la riabilitazione dei pazienti con patologie psichiatriche.

Il cammino percorso in questi decenni, passo dopo passo, ha consentito a quella piccola cooperativa di diventare una delle maggiori piattaforme di aggregazione del Terzo Settore, presente oggi in 11 regioni italiane e in grandi città quali Roma, Torino e Milano.

Risultati che non sono solo numeri

Anteo oggi è una organizzazione che nella cura e nella promozione della salute ha posto il suo baricentro, generando, nel corso del 2022, 79,3 milioni di euro con un EBITDA di 8,1 milioni e un utile netto di 4,3 milioni. Una azienda che impiega stabilmente 1.854 lavoratori suddivisi nei 262 servizi che abbracciano tutti gli ambiti di intervento socio sanitari.

L’Assemblea dei Soci e il trentesimo anniversario della nascita di Anteo hanno offerto al Presidente Luca Tempia Valenta l’occasione di condividere i risultati del Gruppo che fa capo ad Anteo: una articolazione che spazia dalla sanità all’agricoltura, dall’immobiliare alle consulenze per aziende, dalla ristorazione al facility management; un gruppo composto da 26 imprese e 3.130 operatori, con ricavi complessivi, per l’anno 2022, pari a 120,2 milioni di euro.

Un dato che emoziona particolarmente e che restituisce il valore economico del lavoro e dell’impegno profuso da centinaia di persone in questi anni, in tante comunità territoriali è quello dei ricavi del Gruppo Anteo nel trentennio 1993/2023, pari a 1,2 miliardi di euro.

Sentirsi parte dell’intreccio di processi e azioni quotidiane che sono stati in grado di generare risultati così consistenti aiuta a percepire con rinnovata forza il proprio ruolo e ad alimentare la motivazione a continuare a “fare bene”.

Lo sguardo al futuro

Anteo è ora chiamata a esprimere la sua capacità di far fronte ai numerosi mutamenti di contesto, mettendo in campo quella flessibilità e quell’abilità di rispondere ai bisogni emergenti che già hanno favorito il suo sviluppo fino ad oggi. Ecco allora che si rende necessario un processo trasformativo modulato su differenti assi: quello generazionale, quello geografico, quello metodologico e quello organizzativo.

Oltre a un ideale “passaggio di testimone” fra generazioni, orientato dalla coerenza metodologica nell’interpretazione dei sistemi e degli interventi di cura, è emersa l’esigenza organizzativa di individuare alcune sedi del perimetro di intervento di Anteo che per volume specifico di servizi offerti o peculiarità delle regioni o delle metropoli in cui sono inseriti, necessitano di una maggiore autonomia.

Anteo assumerà, quindi, una dimensione nazionale ulteriormente matura, con cinque sedi operative rappresentate da Roma, Torino, Liguria, Milano/Lombardia, Puglia/Abruzzo: snodi geografici che consentiranno di sviluppare la vocazione del Gruppo ad intraprendere aggregazioni, costruire reti e realizzare progetti innovativi.