In occasione della Giornata Mondiale della Salute, Il Dott. Bruno Tamburini, specializzando alla Facoltà di Medicina e Chirurgia del Piemonte Orientale e nostro collaboratore, ci illustra la situazione mondiale dell’accesso alle cure e alla Long Term-Care.

Premessa

Il Sistema Sanitario è uno dei settori più importanti, strettamente legato allo sviluppo di qualsiasi Paese, ed ha un impatto profondo sulla popolazione mondiale, sul suo benessere e sulla sua efficienza sociale e lavorativa. Il Sistema Sanitario di uno Stato gioca anche un ruolo cruciale nel rappresentare il proprio Paese (quando funzionante e fruibile) riuscendo a proiettare all’estero un’immagine di stabilità economica. Come tale, i Sistemi Sanitari costituiscono una parte fondamentale delle strategie di governo in tutto il mondo, e si prevede che il livello di spesa sanitaria pro capite crescerà ad un tasso medio annuo del 2,7% e raggiungerà il 10,2% del PIL entro il 2030, dall’8,8% del 2018, secondo il nuovo rapporto dell’OCSE (Organizzazione Per La Sicurezza e la Cooperazione in Europa) sulla spesa sanitaria globale (1).

Purtroppo questo grande incremento di spesa da solo non è sufficiente per migliorare l’efficienza dei sevizi sanitari globali, in quanto sia la sostenibilità che l’efficienza dell’assistenza sanitaria dipendono da tre fattori fondamentali: accessibilità, finanziamenti e qualità. Si evince quindi l’importanza di riflettere sui vari modi in cui l’erogazione del servizio sanitario possa essere reso più accessibile alle comunità che serviamo.

L’accessibilità alla salute

Mentre la spesa sanitaria aumenta e il settore continua ad evolversi, l’accessibilità rimane una problematica alquanto eludente da risolvere pur rimanendo uno dei fattori fondamentali per un sistema sanitario socialmente equo. Si stima che almeno la metà della popolazione mondiale non abbia accesso ai servizi sanitari essenziali di cui necessita. Una proiezione a dir poco allarmante, soprattutto perché il sistema sanitario ha un impatto non indifferente sulla maggior parte delle persone; correlando l’invecchiamento globale della popolazione si intuisce facilmente che in futuro la problematica tenderà solamente ad aumentare, causa anche la mancanza di accesso ad un’assistenza sanitaria di qualità e a prezzi accessibili. Oltre a questo, si stima che oltre mezzo miliardo di persone siano state spinte (o spinte ancora di più) in povertà estrema a causa dei costi per l’assistenza sanitaria. L’Organizzazione Mondiale della Sanità presuppone che questi numeri siano, al giorno d’oggi, considerevolmente più alti (2).

Nei Paesi occidentalizzati con un Sistema Sanitario solido la situazione è spesso diversa, ma non mancano comunque le problematiche, è abbastanza comune infatti riscontrare lunghe liste d’attesa per accedere allo specialista pertinente o per sottoporsi a un semplice intervento chirurgico. Tutto ciò impatta gravemente sull’eguaglianza e le pari opportunità di accesso alle cure, creando non poche differenze di salute fra chi può permettersi prestazioni sanitarie private e chi no. Altri Paesi sono dotati di sistemi che non forniscono un’assistenza di qualità a causa della mancanza di risorse o di vincoli di bilancio, mentre i Paesi meno sviluppati hanno un numero limitato di strutture, sono a corto di personale e di risorse, e parte della popolazione che vive in zone rurali o remote è completamente tagliata fuori dal servizio sanitario a causa delle lunghe distanze, spesso proibitive, per ottenere l’assistenza di cui necessita.

Potremmo pertanto definire la facilità di accesso alle cure in base ad alcuni fattori fondamentali(3):

  • il tempo necessario per ottenere la prestazione sanitaria di cui si necessita;
  • i costi (in and out of the pocket);
  • la comodità con cui si raggiungono i servizi sanitari in termini di accesso fisico (distribuzione geografica);
  • la disponibilità di personale qualificato.

Aspetti secondari da non sottovalutare

Come già discusso nei paragrafi precedenti, l’accessibilità è un prerequisito per un Sistema Sanitario efficiente e di alta qualità. Al di là di questi prerequisiti essenziali per un’assistenza sanitaria sostenibile, si presenta una diramazione in varie sottodimensioni che possono comunque essere intese come indicatori dell’accessibilità alle cure. In particolare:

  • Le cure preventive che denotano un tipo di assistenza volta a evitare l’insorgere di una malattia (prevenzione primaria, ad esempio utilizzando la vaccinazione), o a identificare una malattia il più presto possibile al fine di iniziare il trattamento senza indugio e quindi ridurre la mortalità o gravità (prevenzione secondaria, ad esempio i programmi di screening del cancro). Il modo in cui vengono erogate le cure preventive è di vitale importanza sia in termini di salute della popolazione, sia in termini di riduzione delle spese del sistema sanitario.
  • La salute mentale di un Paese, la cui accessibilità va valutata in base al tempo trascorso per ottenere una prima consulenza e la possibilità di poter ricevere assistenza a domicilio o in centri diurni (deistituzionalizzazione).
  • L’ accessibilità all’assistenza per gli anziani in termini di Long Term-Care sia in strutture assistenziali e socio-sanitarie e sia a domicilio.
  • E infine l’accessibilità alle cure palliative. Si tratta di un approccio olistico che prende in considerazione i diversi aspetti dei problemi di fine vita, in modo necessariamente multidisciplinare. Le cure palliative si rivolgono a qualsiasi persona in pericolo di vita (e non solo ai malati terminali di cancro, come spesso viene inteso dalla popolazione), così come alle loro famiglie e ai parenti stretti.

Tutte queste sottodimensioni dell’assistenza sanitaria sono egualmente importanti quando si parla di qualità della vita, in quanto l’accessibilità ad ognuno di questi servizi può grandemente influenzare il modo in cui le persone possano vivere dignitosamente sia in salute che in malattia.

Focus sulla Long Term-Care

La gestione dei costi necessari al sostenimento del servizio di assistenza per quanto riguarda la Long Term-Care è incredibilmente importante ai fini del miglioramento dell’accessibilità, specialmente in una società sempre più anziana. L’invecchiamento della popolazione è una sfida comune fondamentale, soprattutto per i paesi sviluppati. L’Unione Europea (UE) sta affrontando cambiamenti demografici significativi, con persone che vivono più a lungo e in modo più sano e con tassi di natalità più bassi; nei prossimi cinque decenni, il numero di europei con più di 80 anni è destinato ad aumentare dal 4,9% nel 2016 al 13% nel 2070. L’indice di dipendenza degli anziani (Over 65) dovrebbe, invece, crescere di 21,6 punti percentuali, dal 29,6% nel 2016 al 51,2% nel 2070. La spesa pubblica per l’assistenza socio sanitaria dovrebbe aumentare dall’1,6% al 2,7% del PIL tra il 2016 e il 2070. L’aumento dei costi è una sfida importante per la sostenibilità fiscale del sistema socio assistenziale sanitario (6). In tale gestione, è necessario essere sensibili nel mantenere e migliorare i servizi necessari, mai come ora, in questi tempi di crescente instabilità economica (4).

È probabile che in futuro la domanda di assistenza in strutture socio assistenziali sanitarie (RSA, RA, etc..) aumenti ulteriormente a causa di alcuni fattori, come  ad esempio (8):

  • la ridotta disponibilità di assistenti informali derivante dal cambiamento dei modelli familiari (in particolare l’aumento del numero delle famiglie monoparentali);
  • la crescente partecipazione delle donne al mercato del lavoro;
  • l’aumento della mobilità della forza lavoro;
  • il previsto ulteriore aumento dell’età pensionabile.

Inoltre è utile considerare che una parte sostanziale dell’assistenza sociale è fornita da assistenti familiari informali che trovano numerose discrepanze di integrazione da parte dell’assistenza formale fornita dal settore pubblico.

Non sorprende quindi che ci siano grandi variazioni tra i Paesi in termini di accesso/ammissibilità all’assistenza socio-sanitaria.

In parallelo, si aggiunge una marcata carenza di personale disposto a lavorare nel settore dell’LTC (Long Term-Care) (8). L’attrattiva del settore dell’assistenza formale per i potenziali lavoratori è tuttora minata da percezioni negative quali condizioni di lavoro inadeguate e ambienti con alto livello di stress. In un settore dove la sfiducia era estremamente diffusa prima della pandemia, queste statistiche, insieme ad un’intensa attenzione dei media sull’industria della LTC, ha solo aggiunto benzina sul fuoco che ha inevitabilmente portato ad ulteriore sfiducia tra i residenti e le loro famiglie e le strutture/personale che se ne prendono cura (7).

L’ Unione Europea all’interno della propria lista di diritti sociali elenca l’accesso a servizi di assistenza a lungo termine (LTC) accessibili e di buona qualità come uno dei suoi principi fondamentali (5). I servizi di assistenza sanitaria e socio-assistenziali dovrebbero essere, quindi, accessibili a tutta la popolazione. Purtroppo ciò non è sempre possibile in quanto i costi significativi e spesso proibitivi lasciano molte persone che dipendono dall’assistenza con bisogni insoddisfatti. È abbastanza chiaro che lo sviluppo dell’assistenza domiciliare e dei servizi basati sulla comunità possa giovare enormemente al settore socio-assistenziale dal punto di vista finanziario. Allo stesso tempo però, bisognerebbe sviluppare una rete assistenziale e residenziale ben strutturata e qualitativamente buona in modo da poter fornire supporto in tutti quei casi in cui l’assistenza domiciliare non è praticabile.

Da oltre 25 anni Anteo è un’impresa sociale leader nella gestione di servizi socio-sanitari per anziani, disabili e pazienti psichiatrici. È pertanto anche nostro compito quello di far fronte a questa mancanza di accessibilità e alla cultura di fondo negativa che può esistere nelle strutture di LTC e porvi rimedio per garantire il successo di un sistema assistenziale centrato sulla persona che tutti noi ci auspichiamo.

 

References

(1) (https://www.oecd.org/health/health-spending-set-to-outpace-gdp-growth-to-2030.htm) consultato il 31/03/2022

(2)( https://www.who.int/news/item/12-12-2021-more-than-half-a-billion-people-pushed-or-pushed-further-into-extreme-poverty-due-to-health-care-costs) consultato il 31/03/2022

(3) (https://www.healthybelgium.be/en/health-system-performance-assessment/accessibility-of-care) consultato il 31/03/2022.

(4) Kuniaki Sasaki, Yoko Aihara, Kiyoshi Yamasaki, The effect of accessibility on aged people’s use of long-term care service, Transportation Research Procedia, Volume 25, 2017, Pages 4381-4391, ISSN 2352-1465, https://doi.org/10.1016/j.trpro.2017.05.320.

(5) Bouget D., Saraceno C. and Spasova S. (2017), “Towards new work-life balance policies

for those caring for dependent relatives?”, in Vanhercke B., Sebastiano S. and Bouget D.

(eds.), Social Policy in the European Union: State of Play 2017, Brussels: European Trade

Union Institute and European Social Observatory, pp. 155-179.

(6) European Commission (2018), The 2018 Ageing Report, Economic and budgetary

projections for the 28 EU Member States (2016-2070), Directorate-General for Economic

and Financial Affairs,

(7) Holahan TJ, Eber LB, Vigne E; Clinical Practice Steering Committee of AMDA—The Society for Post-Acute and Long-Term Care Medicine. Building Trust in Post-Acute and Long-Term Care: Strategies for Sustainable Change. J Am Med Dir Assoc. 2022 Feb;23(2):193-196. doi: 10.1016/j.jamda.2021.12.007. PMID: 35123699; PMCID: PMC8807332.

(8) Challenges in long-term care in Europe. A study of national policies. 2018 Slavina Spasova, Rita Baeten, Stéphanie Coster, Dalila Ghailani, Ramón Peña-Casas and Bart Vanhercke